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Speciale Pier Paolo Pasolini

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presenta

 

SPECIALE PIER PAOLO PASOLINI

 

A cura di Emanuele Di Marco

 

 

2-11-1975

2-11-2015

 

 

La morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere compresi

Pier Paolo Pasolini, “Una disperata vitalità”

 

 

Sono ormai 40 anni che Pier Paolo Pasolini ci manca. E non per la brutalità del suo omicidio, per il suo corpo disfatto dai colpi che causarono la sua lunga agonia, per il suo cuore scoppiato sotto il peso dell’amata Alfa 2000 Gt o perché mandanti ed esecutori materiali di quella mattanza non sono mai stati trovati né, in realtà, veramente cercati.

Questo ci offende, semmai. Ma, in realtà, non il suo omicidio in sé, non l’uso strumentale e la spettacolarizzazione di quella data ci interessano.

Pasolini ci manca profondamente perché quell’assassinio ci ha privato di una delle voci culturali più alte di sempre. Rappresenta, infatti, un “vulnus” incancellabile alla nostra nazione, alla nostra società, a noi come consesso civile e umano.

Intellettuale a tutto tondo, poeta, regista, narratore, sceneggiatore, giornalista, critico politico, letterario e di costume, editorialista, filosofo, attore, pittore. Ecco di cosa ci ha privato l’assassinio di quella dannatamente famosa notte del 2 novembre 1975.

In Francia, in Germania, negli Stati Uniti, in Svezia, visitata appena due giorni prima della morte, in qualunque altro paese del mondo, Pasolini sarebbe stato cittadino onorato e prediletto e, proprio per questo, anche protetto da tutta la collettività nazionale; avrebbe, oggi, dedicata un’università, una piazza, una via, un monumento, in ogni città.

Ma non in quell’Italia. E non in quest’Italia che, annosamente pigra e ritardataria, pure sembra dare, in questo quarantennale, segni di un interesse reale, non solo di facciata.

Alla voce dell’artista, dunque, è dedicata questa pagina. E all’incolmabile vuoto che il non averla più ha lasciato.

 

***

 

Mi sia concesso aprire con un personale, breve, racconto che, in certo senso, sintetizza quanto detto sopra. “Il tardivo omaggio”:

 

www.larecherche.it/testo.asp?Id=1249&Tabella=Narrativa

 

Questo il vero omaggio di Roma a PPP: l’orazione funebre di Moravia a Campo de’ Fiori:

 

 

 

***

 

Pasolini si impone all’attenzione di un vasto pubblico solo all’inizio degli anni ’50, dopo l’arrivo a Roma, e, in particolare, con il romanzo “Ragazzi di vita” di cui offriamo uno stralcio:

 

 

A quanti volessero meglio comprendere la produzione pasoliniana del periodo, proponiamo il saggio “Luoghi e situazioni di quelle ‘Storie della città di Dio’”

 

www.larecherche.it/testo.asp?Id=12&Tabella=Saggio

 

e, per uno sguardo d’assieme più ampio, la tesi di laurea “Squarci della Città di Dio. I racconti romani del ’50-’52 di Pier Paolo Pasolini”

 

www.pierpaolopasolini.eu/2indice.htm

 

con un’intervista a Walter Siti, curatore dell’Opera Omnia di Pasolini per i Meridiani di Mondadori.

 

L’ultimo, straordinario, lavoro narrativo di PPP sarà “Petrolio”, romanzo “summa” di una vita, rimasto incompiuto per la prematura morte dell’autore: eccone un brano:

 

 

***

 

Pier Paolo Pasolini nasce poeta: ogni suo fare è eminentemente poetico. Essendo davvero impossibile proporre una scelta che si rifaccia a criteri univoci, offriamo ai lettori la lettura di “Le ceneri di Gramsci” e “Il pianto della scavatrice”

 

www.club.it/autori/grandi/pierpaolo.pasolini/leceneri.html

 

nonché di “Poesia in forma di rosa”

 

 

 

e di “Supplica a mia madre”

 

www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Proposta_Poesia&Id=2793

 

recitate dall’autore stesso, per finire con un frammento di “Trasumanar e organizzar”

 

pasolinipuntonet.blogspot.it/2012/03/frammento-da-trasumanar-e-organizzar.html

 

A queste, umilmente, accosto tre mie poesie, pubblicate negli anni su LaRecherche, dedicate a PPP:  “L’angelo”

 

www.larecherche.it/testo.asp?Id=1182&Tabella=Poesia

 

“Esser morti o esser vivi”

 

www.larecherche.it/testo.asp?Id=452&Tabella=Poesia

 

“Memento Pasolini”

 

www.larecherche.it/testo.asp?Id=5852&Tabella=Poesia

 

***

 

Il 2 aprile 2012 LaRecherche.it promosse una serata intitolata “Pasolini e il Teorema del sacro”. Il sacro, tema pasoliniano centrale nell’universo iconico nonché in tutto l’itinerario artistico e umano del poeta, viene riletto dal sottoscritto, e grazie ad altri preziosi interventi, a partire dal romanzo e film “Teorema”. Qui il link del video

 

 

Ho continuato, nel tempo, gli studi sull’argomento, ampliando, mai abbastanza, gli spunti che portarono a quell’incontro: chi volesse approfondire, può confrontarsi con il saggio “Il ‘Teorema’ del sacro. Pasolini fra abiura e Cielo” pubblicato dalla rivista “In Limine” n° 11-2015

 

www.inlimine.it/ojs/index.php/in_limine/article/view/368/459

 

Propongo anche un brevissimo stralcio del recente lavoro “Bestemmia. Le parole della carne di Pasolini” in via di pubblicazione su “Mosaico Italiano” anno XIII n°141, e a breve disponibile nella sua interezza anche online

 

www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Saggio&Id=522

 

***

 

Di Pasolini regista potremmo dire, scrivere e suggerire moltissimo. Ci piace qui ricordare un’opera insolita e preziosa, “Comizi d’amore”, docu-film nel quale vediamo il regista alle prese con interviste a persone comuni e a intellettuali dell’epoca, alla ricerca di una definizione del comune sentire italiano rispetto ai temi dell’amore e del sesso, testimoniando i tabù, le antiche intolleranze, la speranza in un futuro di reciproca accettazione. Eccone i primi minuti

 

 

Seguono brani de “Il Vangelo secondo Matteo”

 

 

“La ricotta”

 

 

“Teorema”

 

 

“Il Decameron”

 

 

Non potremmo terminare questa, per forza di cose, incompleta presentazione di Pier Paolo Pasolini, quest’omaggio alla sua figura intellettuale, senza far cenno all’impegno nella critica sociale, politica, civile presente in tutta la sua opera così come nei suoi interventi pubblici, ma evidentissimo nell’attività di editorialista in tante riviste e quotidiani fra cui Il Corriere della Sera, fino alla sua ultima, terribile, profetica intervista rilasciata a Furio Colombo poche ore prima di essere assassinato all’Idroscalo di Ostia

 

www.girodivite.it/Siamo-tutti-in-pericolo-intervista.html

 

Rimandiamo il lettore soprattutto ai volumi, “Le belle bandiere”, “Il caos”, “Lettere luterane”, “I dialoghi” e, naturalmente, “Scritti Corsari”.

Del Pasolini più apertamente “civile” ci sembra utile ricordare ancora due interventi televisivi: ospite di Enzo Biagi affronta il tema dell’intrinseca antidemocraticità della televisione

 

 

 

intervistato a Sabaudia parla della drammatica mutazione antropologica della società italiana

 

 

Vorrei segnalare, curiosa e originale testimonianza dell’attualità del pensiero di PPP (e delle sue intuizioni sulle caratteristiche della cultura di massa così come le possiamo osservare perfettamente ancora noi oggi, 40 anni dopo le sue parole), una creazione del videomaker (anche se lui non ama tale definizione) Konserva, “Pasolini e l’anarchia del potere”

 

www.larecherche.it/video_grande.asp?Id=35

 

***

 

Suggeriamo alcuni siti pasoliniani di sicuro interesse per chiunque voglia davvero conoscere cosa abbia rappresentato e rappresenti tutt’ora Pasolini per la cultura di questo paese e per la cultura in generale. La lista che segue tratteggia unicamente alcune linee guida: al lettore di questa pagina è lasciato il gusto della scoperta delle innumerevoli fonti web, e non solo, dedicate al nostro.

 

www.pierpaolopasolini.eu/

Pagine Corsare. Sito di riferimento per chiunque voglia approcciare l’argomento: curato con straordinaria dedizione da Angela Molteni fino alla sua morte, rappresenta tutt’ora uno sterminato archivio, incredibilmente ricco di informazioni, interventi critici, contributi di visitatori.

 

www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it/

Centro Studi Casarsa della Delizia. Il più autorevole sito pasoliniano: costantemente aggiornato, è, di fatto, imprescindibile fonte di notizie e informazioni nonché istituzione promotrice delle più preziose manifestazioni dedicate al poeta friulano.

 

www.cinetecadibologna.it/archivi-non-film/pasolini

Centro Studi - Archivio PPP – Cineteca di Bologna. Il più completo archivio fisico su PPP, raccoglie, fra l’altro, l’eredità dell’Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini, preziosa creatura “romana” di Laura Betti, prima amica e sodale di Pier Paolo, poi instancabile custode della sua memoria.

 

www.vieusseux.it/archivio-contemporaneo/elenco-dei-fondi/pier-paolo-pasolini.html

Gabinetto Vieusseux. Carteggi, manoscritti, dattiloscritti, scritti vari, fotografie, opere d’arte, disegni e molto altro ancora: irrinunciabile punto di partenza per ogni studioso pasoliniano.

 

***

 

Mi permetto un’ultima proposta, un raccontino, una “paraboletta” che scrissi parecchi anni fa ad Ostia, esattamente sul luogo, allora terra battuta, lontane casupole e sporcizia, oggi così mutato, dove fu trucidato Pier Paolo Pasolini: il titolo proprio “Pier Paolo”

 

www.larecherche.it/testo.asp?Id=145&Tabella=Narrativa

 

***

 

La chiusa la lasciamo allo stesso Pasolini, dalla poesia “La Guinea”

 

 

 Emanuele Di Marco - 08/12/2015 21:59:00 [ leggi altri commenti di Emanuele Di Marco » ]

un grazie sincero a Celina e mg, per la ’benzina’ che hanno dato al mio fare, al mio spendermi, al mio cercare con i loro generosi commenti.

 mg - 08/12/2015 15:31:00 [ leggi altri commenti di mg » ]

Una raccolta completa, puntuale e dettagliata della numerosa produzione pasoliniana. Non solo un semplice contributo, ma un "excursus" elaborato e compilato con il cuore, veramente utile per chi volesse avvicinarsi per la prima volta a questo grande poeta. Complimenti!!!

 Celina Di Marco - 06/12/2015 00:59:00 [ leggi altri commenti di Celina Di Marco » ]

Davvero molto interessante e formativo questo speciale.
Utile x avere una panoramica generale sulla vastissima produzione artistica di un autore tanto complesso ma profondamente umano.
Grazie!

 Emanuele Di Marco - 24/11/2015 23:41:00 [ leggi altri commenti di Emanuele Di Marco » ]

caro Eugenio, l’analisi che, brevemente ma non troppo, proponi di PPP e la lettura che dai di questo mio lavoro di accostamenti dissonanti/risonanti è assai saggia, profonda, intelligente.
e di questo ti ringrazio, prima che dei complimenti che generosamente mi fai.

 Eugenio Nastasi - 24/11/2015 20:35:00 [ leggi altri commenti di Eugenio Nastasi » ]

La proposta che ci fa Emanuele Di Marco nel suo Speciale Pasolini si snoda tra suggerimenti, riferimenti e reportage televisivi e/o filmici che, a quarant’anni di distanza dalla sua morte, continuano a rinfocolare quei dubbi e incertezze che restano vivi e laceranti, come accaduti ieri. Pasolini, dunque,era e resta scomodo. Perchè ha messo in luce e rappresentato molte, troppe contraddizioni del suo tempo, che fu anche nostro, e che ancora oggi non trovano una ragione di limpida, trasparente interpretazione. Pasolini fu un intellettuale finissimo, come Proust, più citato che letto, più usato che capito; un poeta di potenti intuizioni, di smisurata portata soprattutto perchè in sè viveva il dramma della natura "altra", della passione religiosa a modo suo (mi permetto di segnalare "L’usignolo della Chiesa Cattolica"per la poesia) e quella lacerante sensibilità di sentirsi lontano e vicino al mondo contadino e proletario, periferico e "perduto".
Di Marco ci ricorda e fa bene i diversi tempi della sua produzione,ma anche i suoi film, il suo "Teorema" che va rivisto e discusso per assumerne il significato profondo o quanto meno l’interpretazione più sottile e ricca di suggerimenti per le generazioni giovani che vanno stimolate a capire anche cosa si muove sotto la superficie delle parole e delle immagini.
Ringrazio Emanuele, allora, per la ragionata ed esauriente lezione come nel filmato presentato da Maria Musik, che saluto affettuosamente insieme all’ottimo Giuliano Brenna che brevemente ci dà un saggio del "suo" Proust, una lezione di stile per un "grande". Farò tesoro delle citazioni di Di Marco per aggiornare le mie conoscenze sul nostro Pasolini. Complimenti vivissimi per questo bel lavoro.

 Emanuele Di Marco - 24/11/2015 19:47:00 [ leggi altri commenti di Emanuele Di Marco » ]

hai mille volte ragione Cristiana.
la morte di PPP, usata, abusata, strumentalizzata, ne ha oscurato la vita e le opere.
purtroppo, a volte, anche per l’operato di chi ha agito o agisce a fin di bene (ma, soprattutto, di chi lo ha fatto e continua a farlo ’in odium’, razzisticamente, con scopi ’politici’)...
ricominciamo a leggerlo davvero, dunque, Pasolini! a guardare i suoi film!
ti ringrazio.

 cristiana fischer - 24/11/2015 18:25:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

Grazie, Emanuele, per questa raccolta di documenti che permette di conoscere Pasolini, oltre l’immagine da santino o da maledetto che corre in occasione del quarantennale. E’ chiaro l’amore che tu porti a quest’uomo grande, che ancora è difficile conoscere per via delle immagini fasulle con cui viene rivestito e tenuto lontano. La confusione sulla sua morte infatti è ancora utile per circondarlo di un’aura misteriosa e vaga, così che risulti impossibile capire veramente quello che diceva e pensava.

 Emanuele Di Marco - 24/11/2015 17:30:00 [ leggi altri commenti di Emanuele Di Marco » ]

cosa rispondere al tuo commento così gentile, soprattutto così puntuale, caro Gian Piero?
forse che solo un poeta, come tu sei, può conoscerne tanto bene un altro, eccezionale come PPP.
grazie di cuore dei bei complimenti.

 Gian Piero Stefanoni - 24/11/2015 10:27:00 [ leggi altri commenti di Gian Piero Stefanoni » ]

Caro Emanuele, grazie per questo tuo splendido lavoro con cui ci introduci alla figura di Pasolini in tutte le sue sfaccettature e che, subito, mi fa venire in mente il primissimo ricordo che ho di lui, quello del servizio del telegiornale, in bianco e nero, e che ai miei occhi di bambino nel racconto di cronaca sembrava un evento senza sorpresa, quasi atteso.. come, sempre dallo stesso televisore, nella stessa stanza, guarda un po’, le notizie di Piazza della loggia a Brescia.. Società, opinione pubblica che nemmeno con la morte lui stesso sembra voler venire a patti, ancora adesso- come tu ci ricordi bene- mai addomesticabile.. In questo, per questo, prima di tutto poeta nella formula di quel verso che riporti- e che risuona come un manthra:" Solo l’amare, solo il conoscere conta, non l’aver amato, non l’aver conosciuto". A pagare per questo amore tra le lame di un idroscalo. A pagare ancora con gli insulti, una diversità che è il bene comune di quel sacro di cui con vera dovizia ci hai riportato puntualmente.. Bel vademecum.. Grazie caro Emanuele, un augurio caro. Alla prossima,Gian Piero..

 Emanuele Di Marco - 17/11/2015 22:06:00 [ leggi altri commenti di Emanuele Di Marco » ]

ringrazio Fiammetta e Giovanni.
eh sì, purtroppo PPP è stato ed è tirato più volte ’per la giacchetta’ da questa o quella corrente di pensiero, filosofica, politica...
questo mio vuole essere un semplice contributo introduttivo, spero il più oggettivo possibile, ad un approccio all’autore che sia sinceramente personale per ognuno.
ecco, di ciò sarei davvero contento.

 Giovanni Baldaccini - 17/11/2015 15:26:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

molti anni fa partecipai alla stesura di un seminario su Pasolini, nel quale si rileggevano alcune opere dell’autore in chiave di psicologia anaitica junghiana. Ne ricavai un’impressione di forzatura. Molto meglio questa esauriente esposizione per la quale ringrazio l’autore.

 Fiammetta Lucattini - 17/11/2015 14:24:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Caro Emanuele, in questi giorni si rivela scontato celebrare PPP con toni che variano dall’ovvio al polemico d’antan. Ma io ricordo che da circe 20 anni ti dedichi con fedeltà encomiabile alla decifrazione di un artista poliedrico e di un uomo ruvido, non facile da comprendere nelle sue impietose disamine sulla società a lui contemporanea. Sei stato anche uno dei pochi a credere nella ricerca della verità per il delitto Pasolini e a ragionarci sopra rendendoti, francamente, impopolare anche fra persone a te vicine. Oggi, che non ci sono meriti da raccogliere o prebende di cui riempirsi, metaforicamente, le tasche (ammesso che ce ne siano, per te, mai state) è ancor più valevole la tua opera di critico e studioso del friulano che non fu mai ’accattone’ ma che seppe celebrare i ’ragazzi di vita’ con uno stile impareggiabile.
Grazie.

 Emanuele Di Marco - 14/11/2015 15:35:00 [ leggi altri commenti di Emanuele Di Marco » ]

caro Ferdinando, spero che questa piccola introduzione a PPP le sia davvero di incitamento ad approfondirne l’opera.
e, spero, sia lo stesso per gli altri visitatori di questa pagina.
per il resto, sono a sua disposizione.

 Ferdinando Battaglia - 14/11/2015 14:58:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Non vi sarebbe necessità di spiegazione, ma il mio precedente commento era rivolto al Prof. Emanuele Di Marco, curatore dell’articolo (alla Redazione va sempre un costante e quotidiano ringraziamento per questa eccezionale rivista letteraria e culturale).

 Ferdinando Battaglia - 14/11/2015 14:54:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

La ringrazio, come altre volte ho ringraziato altri autori per i loro validi contributi culturali; diffondere gratuitamente il proprio sapere, affinché altri meno edotti di quello specifico argomento, tema, o biografia artistica o letteraria se ne arricchiscano o addirittura, ignoranti del tutto e ciò vale per me, ne scoprano la bellezza è il valore, questa è opera latamente meritoria. Come Maria, anch’io cercherò il tempo giusto per iniziare e poi approfondire, percorrendo le tracce da Ella proposteci, la conoscenza di Pier Paolo Pasolini. Mi permetterò in seguito, penso privatamente, di chiederLe un altro contributo introduttivo alla lettura di un altro autore che so da lei molto apprezzato.

Cordiali saluti

 Emanuele Di Marco - 14/11/2015 00:19:00 [ leggi altri commenti di Emanuele Di Marco » ]

grazie davvero Maria.
e ti sei ricordata di quel lontanissimo 26 febbraio!!!

 Maria Musik - 13/11/2015 23:11:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Speciale... mai termine fu più azzeccato. Per il momento ho solo spizzicato, assaggiando qua e là, affacciandomi ad alcune di queste innumerevoli finestre virtuali che Emanuele Di Marco ha spalancato per noi affinché noi spalancassimo gli occhi e la mente.
Quindi, per il ora - e riservandomi un’attenta lettura (e rilettura), un ascolto attivo ed un visione partecipata - voglio esprimere all’autore il mio apprezzamento per l’approccio snello e multimediale (sensoriale?)con il quale ci ha invitato a incontrare/rincontrare Pasolini.
Ho ripensato ad una locandina di un lontano 26 febbraio. Tema del Convegno "La Roma di Pasolini". La foto (famosa): Pasolini che gioca a pallone su un’area sterrata, in mezzo ai palazzoni della periferia. Ed ecco che la figura di Emanuele, che dribbla con agilità fra un capolavoro e l’altro dell’autore, si sovrappone a quella di Pier Paolo. E, d’altra parte, lui (Emanuele) c’era!

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